martedì 24 luglio 2012

COSE DELL'ALTRO MONDO

Ieri sera MR è stata dalla dottoressa N.
Negli studi medici poliambulatoriali, dove questa riceve, nella fascia oraria che va dalle 18.45 alle 20.30  ci si può imbattere in cose dell'altro mondo. L'altro mondo prevede nella fattispecie: un'attesa di un'ora e mezza nel corridoio-sala d'aspetto; l'apertura del portone principale facendo le veci della segretaria che alle 19.00 stacca dal lavoro;
interrogatori di terzo grado ai pazienti - non principalmente di interesse diagnostico - e esternazioni di folle ma lucido giubilo canoro in contemporanea da due diversi ambulatori; probabilità alta che qualche medico insegua un bisognoso di fosforo dimentico di chiavi e ricette.
MR si è presentata puntuale alle 18.45, ora dell'appuntamento. Aveva davanti una famiglia di bengalesi. La dottoressa N è donna entusiasta, curiosa, e loquace, viaggiatrice giramondo indefessa, con prerogative di sorella, amica, confessore, e consigliera di tutti i pazienti, specialmente alla fine della giornata lavorativa. Poi è anche medico di base. Se si considera che ad ogni paziente dedica in media venti minuti per essere aggiornata sull'andamento della vita in generale - trenta se non sono di etnia italica, per orientarsi su eventuali viaggi - e dieci per la salute, facendo un rapido calcolo, MR si è trovata davanti a sé la prospettiva di una incessante e sconfinata attesa.
Tuttavia non si è annoiata. La segretaria le ha lasciato l'incarico di aprire il portone principale indicandole il citofono, un apparecchio hi-tech di ultimissima generazione nascosto dietro ad una porta, su questa attaccate le istruzioni: Per aprire premere il pulsante in alto a sinistra, quello grigio. Il suono del citofono è forte e reiterato, e somiglia a quello del telefono. Non alzare la cornetta, non premere gli altri pulsanti. 
MR ha eseguito alla lettera la delicata operazione per ben cinque volte. Per il restante tempo si è divisa tra l'ascolto coatto dei gorgheggi del pediatra che dal suo studio si è esibito in un inefficace quanto stridente Let it be per passare ad uno sconosciuto O quam tristis probabilmente da lui inventato ai danni di qualche innocente creatura con mamma al seguito, e il non meno forzoso origliare l'indagatoria dottoressa N ai danni dei bengalesi. 
"Let it be, let it beeee, let it be, let it beee
AAAAA, apri bene la boccuccia, aaaaa
Benediiiicta, et affliiicta
Mmmhh, che gola rossa
Qui ci vuole un buon gelato
O quam tristis
Ti piace il gelato?
Sìì?! Allora, un antibiotico leggero e tanto gelato.
Et affliiictaaa, et affliicta
Beneeedicta"  ha concluso il pediatra.
"Ah, e voi da quale zona del Bangladesh venite?
Ci sono stata, e sono stata anche in India e in Pakistan, adoro il masalah di pollo.
Quindi con il Ramadan questo farmaco lo dobbiamo eliminare perché va preso dopo i pasti.
Ma e il Ramadan lo fate sempre?
Ma se la signora sta male può astenersi, o no?
Ah sì, lo so, so tutto io!
A gennaio vado in India!" ha sciorinato la dottoressa N cercando una soluzione conciliatrice tra Ramadam e medicinali.
Finalmente e' arrivato il turno di MR che sfatta e' entrata nello studio accolta da un eccitato "Oooohhh, MR, l'ultima! Però, dulcis in fundo!"
Nonostante MR fosse l'ultima, ignorando totalmente la stanchezza, le istanze, e la voglia di fuggire da quel posto di questa, ancora galvanizzata e con il cuore più pulsante di un tachicardico per aver condiviso i piaceri per la cultura dell'Asia del sud, e il trasporto smodato per il prossimo viaggio in India, la dottoressa N ha girato il pc verso MR: "Guarda, è il Kumbh mela, un rito induista dove sono tutti nudi... ci andrò presto... "
MR è uscita esausta dagli studi medici poliambulatoriali alle 20.30. Si è scontrata con un medico non meglio identificato che rincorreva un paziente dimentico di chiavi e ricette. Ha giurato a se stessa che il prossimo appuntamento lo prenderà per le prime ore del mattino.

4 commenti:

  1. Ehehehhehe, forte EmRose :-) è sempre molto spettacolare il tuo modo di osservare le cose del mondo e filtrandole con la tua ironia particolare :-) il mondo è strano forte e in qualche modo bisogna difendersi :-) Stiamo forse andando verso un'epoca in cui lo spontaneismo ed il dilettantismo s'imporranno come guide di vita fondamentali? Oppure, forse ci siamo già cascati dentro, ma nessuno osa ancora dirlo per non spaventare gli altri :-)

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    1. sì, hai ragione, oggi sembra che tutto ci sia dovuto e concesso. ma non mi pare molto corretto in certi casi, per non parlare di quando diventa assolutamente illeggittimo. un anarchia che vuole esplodere in piccolo? vabe', ora sto esagerando. baci :)

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  2. Riesci a rendere sempre l'osservazione attenta della vita con sguardo ironico eppur profondo. Secondo me la tua teoria sull'anarchia delle piccole cose non è sbagliata: speriamo solo che il botto non sia troppo dannoso...

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    1. Maina, sei una persona bella... E a proposito di botti, portiamoli al femminile e aggiungiamo una parte del corpo ;)

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