mercoledì 22 agosto 2012

QUALCHE ACCETTABILE PERO'

Qualche giorno prima di partire per le vacanze in Calabria, dove l'aspettava la famiglia al completo, MR ha telefonato.
"Pronto?!"
"Papà, mi passi la mamma?"
"Non c'è, è dalla vicina D a giocare a Scarabeo."
"A giocare a Scarabeo?"
"Sì. E' importante?"
"Abbastanza, ma posso dire anche a te, poi tu comunicherai ufficialmente a tutti."
"Comunicare ufficialmente a tutti cosa?"
"Che io vengo al mare per una vacanza tutta riposo e relax, che non voglio incombenze importanti, che ho finito di lavorare versando in uno stato comatoso, che non posso esporre la mia psiche a forti apprensioni, visto che ho recentemente subito uno shock emotivo, e che potete fare tutto ciò che volete purché mi coinvolgiate il giusto."
"Ok, ho capito: relax totale; niente affaticamento casalingo; stato comatoso da lavoro; niente scossoni; shock emotivo; coinvolgimento moderato. Ho preso qualche appunto. Ma non ti preoccupare, una mano per uno e non serve che nessuno si affatichi troppo. Qui è tutta allegria e riposo, mare e sole, Olimpiadi e Soap Opera, al massimo qualche partita di Scarabeo, e iphone, pc, qualche fumetto Manga, e figurine dei Pokemon sparsi ovunque. Ognuno di noi vuole sentirsi libero e leggero, come è giusto che sia in vacanza; nessuno è un peso o un ostacolo per nessuno. Vieni, ti aspettiamo."
"Grazie, papà, saluta tutti!"
MR non può negare di aver dedicato la maggior parte del suo tempo in vacanza al riposo.
Ma ci sono dei però.
I però di mamma V.
Quando mamma V decideva che ci si doveva muovere come un piccolo plotone - di solito alle prime ore dell'alba - anche MR non aveva altra scelta che obbedire.
"Chi viene domani dal parrucchiere?" interrogava seria.
"Io!" affermava M.
"Anch'io!" si associava R.
"Fa', un po' vedere? Sì, anch'io ne avrei bisogno!" concludeva MR, passandosi una mano tra i cavatappi inamidati dal mare, guardandosi nello specchio.
"Bene, allora dobbiamo essere lì prestissimo, alle 7.30, per essere le prime. Quindi, sveglia alle 6.00!"

"Chi ha bisogno di andare in farmacia? Si potrebbe fare domattina, ma presto, perché c'è sempre coda." organizzava con un che di infermieristico.
"Noi, abbiamo da prendere diverse cose!" si agitavano M e R.
"Io, devo assolutamente venire anch'io! A che ora ci alziamo, alle 5.30 o tanto vale cercarne una che fa il turno di notte!? O meglio ancora, si potrebbe andare alle 13.15 quando sono tutti a pranzo e non c'è folla!" spiegava perfidamente compensativa MR.
Alle 13.15 da tre anni a questa parte, mamma V si ferma. Il silenzio pervade l'area più prossima al suo essere, nessuno può permettersi di invadere il suo spazio vitale. Alle 13.15 c'è la sua Soap Opera, detta "il romanzo", e mamma V blocca tutto. Arresta i ritmi, cessa di essere l'iperattiva, la sollecita, la spedita, la mattiniera. Diserta il plotone, si adagia su una poltrona e non esiste per nessuno.
Quindi, alla infelice ironia di MR ha risposto pensando: (Vediamo. Come posso punire la mia spiritosa figlia per questa battuta? Ci sono!) "Tra due giorni, per te, MR, sveglia presto, ho da fare la lavatrice delle lenzuola, e prima la faccio prima si asciugano!" ha esclamato vittoriosa.

I però dei nipoti.
Per nipote R questa è stata l'estate dei fumetti Manga.
"Guarda, zia, ci sono anche delle donne nude." "Zia, ne ho disegnati alcuni anch'io, scegline uno, dai, su, quale ti piace?" "Vai di nuovo in Giappone? Sai cosa significa, vero? Sai cosa devi portarmi da laggiù!" "Si leggono al contrario, dai, leggiamoli insieme!" "Zia, mi leggi un Manga prima di andare a letto?"
 Per nipote A, per nipote R, per l'amico S e per il fratello C dell'amico S è stata l'estate delle figurine dei Pokemon.
"Zia quale ti piace di più?" "Devo scambiarle con S e C, tu quale sceglieresti tra Dewgong e Flaaffy?" "Kyurem nero o Kyurem bianco?" "Bulbasaur, è una meraviglia!"

I però di papà E.
Se per mamma V "il romanzo" rappresentava una questione di vita o di morte, per papà E le Olimpiadi erano la fiducia in un mondo migliore, la convinzione che il bene sia destinato a prevalere, il sommo contenitore della gioia. Papà E, dal mattino alla sera, era in balìa di una forza superiore, era schiavo dei podii, succube dei record, vittima di inni nazionali. Papà E era le Olimpiadi.
"MR, sparecchiami questa tavola, ché devo mettermi comodo. E non distrarmi!" chiedeva ansioso alla stanca figlia.
"Padre, non rinnegare gli accordi della telefonata. Avevi detto una mano per uno. Io sto andando ad innaffiare il basilico sul balcone, al resto ci pensa qualcun altro!" rilanciava MR.

MR ha trascorso delle vacanze molto rilassanti, e nonostante qualche però ne sente molta nostalgia.

6 commenti:

  1. Cara EmRose, a dispetto di quanto dice Tolstoj in apertura di "Anna Karenina", ossia che "...Tutte le famiglie felici sono simili fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo...", mi pare di poter dire che la tua famiglia è felice a modo suo :-) e la tua ironia dà sempre un tocco sapore vitale al tutto :-)

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  2. caro gilli, grazie del tuo commento. a proposito di lunghi romanzi, ricordi, la discussione? questo sono riuscita a terminarlo, e anche in beve tempo... vale? baci

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  3. Anna Karenina vale, EmRose, altrochè se vale, stra-vale :-) io lo sto terminando in questi giorni, è bellissimo e nel contempo è una prova di lettura molto tosta, perchè ci sono anche passaggi di una certa pesantezza, ma pesantezza sempre di altissima qualità, che l'accorto e tenace lettore deve saper sfidare e superare con non-challance :-) per cui, sì, cara EmRose, in virtù del mio ruolo di Gran Cerimoniere della Regia Commissione dei Lettori di Tomazzi Classiconi, ti insignisco della onorificenza di lettrice provetta di Gran Tomi :-)

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    1. be', e detto da te... mi è piaciuto molto e lo lessi in qualche settimana durante l'estate di un po' di anni fa. scavare così a fondo nella psiche, nell'emotività, nei sentimenti di una donna, nella morale di un'epoca in cui viene inquadrata da tolstoj non può che appassionare il lettore. grazie, ancora, gilli, comunque, troppo buono! ;)

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  4. Vero, vero, EmRose, io lo definirei un "libro-universo", così come lo è sicuramente anche "Guerra e pace", "La montagna incantata", o l'Ulisse di Joyce e altri...sono quei libri che ti stupiscono per l'infinità di significati e questioni esistenziali che sanno sollevare...Tolstoj poi è stratosferico :-) sa farti appassionare anche trattando delle questioni agrarie di fine '800 :-) mi mancano ancora poche decine di pagine...quando ho finito, penso che scriverò un articoletto in merito :-)

    Bacini ottocenteschi :-)

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