venerdì 2 novembre 2012

UN RICORDO

Bastava che percorresse per pochi metri la strada che divideva la sua casa dalla collina, e MR raggiungeva il punto più ampio dell'argine perfettamente centrato da un susino all'ombra del quale si sdraiava, da piccola, durante la bella stagione. Capitolava, sotto quella chioma folta e verdissima, e leggeva la vita attraverso l'ordito imbalsamato dei rami e le movenze sinuose e isteriche delle foglie. Profili, linee, cuori, sfere, sagomature azzurro cielo tra il verde a iosa, fornivano a MR l'illusione di poter interpretare l'andamento delle situazioni. E la portava via con se quell'illusione, stretta al petto, fino a sera. Durante la notte si tramutava in speranza, e MR vedeva il susino avvolto dall'oscurità, vedeva le stelle incastonate nelle sue foglie a dare speranze a chi forse, più grande di lei, poteva sdraiarvicisi sotto al buio. MR non arrivò in tempo; quando avrebbe potuto guardare le trine nere e brillanti, quando avrebbe potuto sdraiarvicisi sotto al buio, per poter fare la contabilità dell'anima, per ricomporre un più maturo mosaico dei pensieri, il susino non c'era più. MR qualche volta ci pensa; con un'improvvisa quanto disincantata nostalgia e con la necessaria prudenza per non scendere sotto certe delicate soglie.

8 commenti:

  1. Ti leggo con un occhio solo e vedo un susino dimezzato, una M. senza R. e come se non bastasse.. c'è anche una fastidiosissima luce laterale che entra dalla finestra.
    Accontentati di questo insulso mezzo commento.
    N.B.:
    '-) Strizzata d'occhio (quello sano..!?).

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    1. mago, ho saputo dalla mari... spero tu ti rimetta presto. simpatico, invece, il tuo commento!

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  2. Proprio stamattina mentre ero sotto la doccia ho ripensato ad un episodio insignificante della mia adolescenza che non mi spiego perchè sia affiorato e di cui sarebbe potuto uscire un post ma tu mi hai preceduto con il tuo molto più poetico ricordo molto gradevole da leggere.

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  3. Che ricordo carino, EmRose, e raccontato con la tua consueta delicatezza...credo che la magia di certi momenti particolari, dell'infanzia ma anche oltre, rimangano in noi come valori importanti sempre a nostra disposizione...anche quando viene meno il motivo "materiale" che li ha innescati, li possiamo recuperare per far leva su di essi e vivere nuoavamente attimi preziosi...peccato però non averci potuto fantasticare sotto nel buio, a quel poetico susino :-)

    Ora però, sono curioso di leggere anche il ricordo di Marisa :-) Spero che anche lei lo tramuti in uno dei suoi bei scritti :-)

    Bacini a mosaico :-)

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    1. gilli, sempre molto pertinenti i tuoi commenti... giuste considerazioni. baci

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  4. Quel susino è mantenuto così bene che mi ci sono sdraiata pure io oggi. Ho preso un po' d'acqua ma ho capito che quando vuoi, M.R. notte, giorno, con sole, vento, tempesta
    , tu lì ci puoi tornare quando vuoi!

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    1. ti sei asciugata??? ;) sì, infatti, i ricordi sono belli, ma io devo osservare sempre un po' di cautela per non farmi inghiottire. un abbraccio

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