domenica 20 maggio 2012

UNA DUE GIORNI DA (NON) DIMENTICARE

Melissa ha 16 anni, frequenta l'istituto professionale per la moda e il turismo. Sabato mattina alle 7.45 scende dall'autobus, proprio di fronte all'ingresso della scuola che frequenta. Lì, insieme a Veronica salta in aria. Tre bombole di gas metano collegate tra loro dentro un cassonetto dei rifiuti esplodono grazie a un timer o telecomandate a poca distanza. Spezzano la vita di Melissa, frantumano il torace di Veronica, ustionano gravemente altre quattro ragazze. Succede a Brindisi che prima inorridisce, per qualche manciata di ore si accascia scorata, poi protesta risollevando il capo. L'Italia è disorientata, i genitori degli adolescenti  sono confusi e spaventati, gli inquirenti cercano tracce e indizi. Sacra Corona Unita, terroristi che azzardano una strategia della tensione post moderna, un Breivik versione pugliese, un fondamentalista islamico di Al-Qaida, l'ultimo tipo di pazzo lucido vestito elegantemente e con quel tanto che basta di competenza per congegnare un ordigno esplosivo eccentrico e mediocre, manierato e modesto. "Dunque?" chiedono gli italiani genitori, gli italiani figli, gli italiani sui social network, gli italiani sintonizzati sui media. Le procure di Brindisi e di Lecce continuano la loro battuta di caccia su direzioni divergenti, mentre l'Italia massiccia, risoluta, e notturna viene rischiarata dalle fiaccole. L'imponderabile sorprende i sensi appannati, mentre l'Italia, un po' più a nord, turbata, distesa nei letti, e albeggiante viene allarmata da una forte scossa sismica. Crolli e morti. Imbarazzo e impaccio. L'Italia osserva attonita, guarda dolente, inciampa nel minimizzare, scivola squallidamente su battute meschine e disperate. "E adesso?" si chiede fragile e atterrita.

4 commenti:

  1. e adesso si tornerà alla quotidianità inframezzandola discutendo con gli stessi argomenti per qualche settimana fino a dimenticarlo del tutto perchè "Il PASSATO è passato; il PRESENTE diventa passato; il FUTURO si fa presente ed è già passato" (Pier M. C.).

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    1. è proprio la contingenza che ci pone fragili e interrogativi di fronte ai disagi, alle tragedie, all'incomprensibile.

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  2. L'incomprensibile che NON POSSIAMO manipolare a nostro piacimento per il terremoto e l'incomprensibile follia delle bombe che fa morire giovani, vecchi e bambini tutti i giorni da sempre.

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  3. vero, strega. una tristezza infinita.

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