giovedì 18 ottobre 2012

QUANDO SI RIMANE CHIUSI FUORI

MR è timida, pensa di essere permalosa, ha il vago sospetto di soffrire di inadeguatezza, ritiene probabile di essere vittima di una leggera forma di paranoia e perdita di identità, si illude spesso che tutto questo non sia vero.
Il pomeriggio di un anno fa, di ritorno dalla visita veterinaria (il paziente era Tremor), pensava al suo status socio-condominiale. Pensava che, da quando il suo ex vicino M il maori era uscito di scena, si sentiva una donna più leggera, disinvolta, e completamente inserita nella scala condominiale. Pensava felice alla positiva opinione che i coinquilini avevano di lei, e si compiaceva di essere riuscita a dare al vicinato un'impressione di persona equilibrata. Ci pensava in ascensore; ci pensava entrando in casa mentre poggiava la borsa comprensiva di chiavi e telefonino sul tavolo; ci pensava mentre andava a recuperare Tremor al quale aveva preferito far fare sette piani a zampe; ci pensava mentre la porta si chiudeva alle sue spalle lasciandola insieme al gatto fuori di casa.
MR entra in panico, ha le palpitazioni, i sudori freddi, le si paralizzano gli arti inferiori, le vanno in  ipercinesia sconnessa e scomposta gli arti superiori. Deve chiedere aiuto a qualcuno, non ha il telefono, M il maori non c'è più. Desolata riacquista l'uso delle gambe, sale e scende le scale  battendo i pugni sulle porte degli appartamenti più prossimi al suo - complice l'ipercinesia sconnessa e scomposta degli arti superiori. Nessuno dei suoi corteggiatori over settanta è in casa, e quelli under settanta non esistono. Le aprono S e la sua compagna O la rumena:
- Aiutatemi, ho combinato un guaio! Io e Tremor siamo rimasti chiusi fuori di casa!
urla MR sbracciando come un vigile.
- Prego!?
chiede S mentre O la rumena ridacchia bonaria e biascica qualcosa nella sua lingua.
- La porta si è chiusa, non sono stata io, chiamiamo i pompieri, anzi no, fatemi uscire dalla vostra finestra, attraverso l'inferriata posso arrivare al mio balcone...
delira MR, violando il domicilio dei due, facendosi largo fra loro e dirigendosi verso la finestra.
- Ferma, MR, cosa fa!? Si spiaccicherà al suolo!
grida S cercando di trattenere MR che è già a cavalcioni sul davanzale.
- Mi lasci, sono solo tre metri da percorrere, l'inferriata è resistente e non soffro di vertigini, mi sono già arrampicata durante una crociera sul muro di scalata, e poi, mal che vada, i salti nel vuoto sono una mia specialità!
continua MR ormai convinta di essere spiderwoman, ed incitata da O che continua a ridacchiare e a dare consigli in lingua rumena su come arrampicarsi sull'inferriata.
- Da, face piano, i fiorellini... ha crescuto, mette piede aicì!
- Torni dentro, la prego, ho chiamato i pompieri, sono arrabbiati con lei per quello che sta facendo... stanno arrivando!
incalza S sconsolato.
Nel frattempo rientra V, uno dei corteggiatori over settantanta di MR (per qualche tempo non proverà più per lei quell'amore escludente del resto del mondo per il quale si è annullato); rientra G, un estimatore dell'eleganza e delle buone maniere di MR (in seguito rivedrà al ribasso la sua stima per lei); rientra la famiglia P entusiasta sostenitrice dei gorgheggi di MR (in seguito non andrà più in visibilio durante il rito quotidiano dei vocalizzi), completa di cane, estimatore nonché potenziale estintore di Tremor. Tutti molto preoccupati per il gran baccano si approssimano all'uscio di S che intanto è riuscito a far desistere MR dal tentativo di suicidio. La quale convintasi che la soluzione migliore sia proprio quella di far intervenire i pompieri, comunque non contenta, dà dimostrazione ai coinquilini della sua abilità motoria e della sua capacità di tenersi in equilibrio scavalcando la ringhiera delle scale e arrampicandosi esternamente a questa a sette piani d'altezza:
- Ecco, vedete? Avrei potuto farcela anche da sola...
esclama MR impermalosita, e ormai priva di ogni senso logico e analitico.
- Da, da!
annuisce ridacchiando O la rumena.
MR recupera un'apparenza di normalità solo all'arrivo dei pompieri che accoglie in strada.
- E' lei MR?
chiede un facente parte del più bel quartetto di salvatori della patria e di MR che questa abbia mai visto, affascinanti e dalle sembianze degli dei nella loro divisa verde con fosforescenze.
- Sì, sono io. Prego, per di qua!
esclama MR, consolandosi di essere soccorsa dal Gotha dei vigli del fuoco. The golden four dell'Olimpo antincendio ed emergenze tirano fuori MR dal pantano del caos emotivo strisciando un foglio di plastica tipo radiografia tra la porta e lo stipite.
MR dalla mattina successiva sta ancora cercando di dimostrare ai suoi vicini che certi atteggiamenti disturbati che la riguardano sono solo transitori e dovuti a disorientamenti e perdite di identità temporanei.

10 commenti:

  1. Anche a me è successo circa un mese fa. Ero con una mia amica. Ho guardato la porta di casa mia vedendola bene per la prima volta...Mi sono sentita un forte calore salire dai piedi alla testa che a momenti prende fuoco. Poi ho chiamato mio marito che era fuori a caccia da un telefono pubblico che stavolta, tornando, è stato decisamente utile!

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    1. Ti comprendo perfettamente. Ma... tuo marito era fuori a caccia?????

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  2. In questi casi serve una carta di credito..come dire ci pensa mastercard!
    Scherzi a parte funziona..solo che poi bisogna buttare nel cesso la carta di credito quindi meglio usare quelle da buoni punti al supermercato.
    Ci vuole un po di pazienza e anche un certo spirito da Arsenio Lupin ma alla fine il risultato è garantito.Provare per credere.
    a.y.s. Bibi

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    1. Bibi, il vicino S, marito di O la rumena, con spirito da ladro gentiluomo provò con una carta di credito ma la porta è blindatissima e... insomma non riuscì ad aprirla :)

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  3. per un attimo ho creduto che ti fosse risu-ccesso... ahahahhaa

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    1. spero proprio non succeda piùmmmmmmmeglio che mi tappi la bocca!

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  4. Le tue reazioni panicate mi ricorano molto certe mie reazioni, EmRose :-) conosco quella vaga sensazione immotivata di avere puntate addosso 1000 telecamere nel preciso esatto momento in cui si è compiuta una'emerita cazz...azione incauta :-) Spesso basterebbe pensare che anche i cosiddetti migliori fanno sbagli di questo tipo e anche peggio :-) Delizioso il tuo racconto, come sempre...peccato che la vicina O abbia detto poche battute stavolta, mi fa sempre sorridere il suo linguaggio misto :-) mi sono domandato come ha reagito Tremor in tutta la baraonda: conoscendolo un po', sarà stato serafico ed impassibile da par suo :-)

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    1. O la rumena è uno spasso, sentissi quando litiga con S... ahahahhah tremor era in un angolino tutto impaurito, povera stella! grazie, gilli, baci!

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  5. Ora capisco perché il poveretto si chiama Tremor.
    Dopo sette piani di scale a piedi..

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  6. è un timoroso dalla nascita, tremava sempre. la mia fantasia difettava, e allora fu gioco forza chiamarlo tremor :))

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