giovedì 20 dicembre 2012

SENZA SPERANZA

Gea sa esattamente a che ora rincasa O la rumena.
Qualche minuto prima che O la rumena rincasi, Gea abbandona la soave grazia, la magnetica eleganza, e l'altezzosa maestosità - specificità feline - per rotolarsi mugugnante, chiocciante, e pazzamente graffiante, ai piedi della porta.
Una volta raggiunto l'obiettivo, quello di uscire sulle scale ad attendere e accogliere O la rumena fuori dall'ascensore, Gea scorrazza da un pianerottolo all'altro e riversa la terra fuori dai vasi che incontra sul proprio cammino. 
Gea trascorre il suo tempo libero in casa di O la rumena.

Quando O la rumena rincasa, uscita dall'ascensore si guarda intorno, fremente, in cerca di Gea.
Le prime frasi che O la rumena pronuncia, in rumeno-ciociaro, sono " Amooooreeeeee! Dove seee? Vene, amoooreeeee!"
O la rumena indirizza tali patetiche e cerimoniose smancerie, anziché al marito S, alla bestia Gea.
I tentativi di MR di frapporsi con prontezza fra due svenevoli e primordiali esseri, in costante e febbrile fregola, falliscono regolarmente.
O la rumena parla il romeno-ciociaro pur vivendo in Italia, pur avendo sposato S il toscano - che tradisce regolarmente e sfacciatamente con Gea, nella stessa casa dove questa trascorre il suo tempo libero, il tetto coniugale.
S e O la rumena, nonostante tutto hanno un ricco e nutrito dialogo, anche se lei sovrasta lui con voce stentorea, interrompendolo di continuo.

Ieri mattina, al suo rientro, O la rumena trova Gea puntualmente ad accoglierla.
"Amoooreeeeee! Veneeeeeee, amooreeeee! Ce ai facut? Te a aruncat terraaaa, fiorellini fara terra!" esclama euforica O la rumena.
"Cosa ha combinato? Ecco di nuovo la terra dappertutto! Prendo una scopa e pulisco subito!" si frappone prontamente MR.
"Nooooo, MR, lasatil sa fie, am pulir! Famme fa' eo, me, io!" si propone con forza O.              
"Niente da fare! Vado a prendere la scopa!" si impone con acido vigore MR.
"Uuuuuhhhhh, cand è ditt, è espus, 'vado prendere scopa!' è fatta paura, diventato ca un copil, bambino paurito!" denuncia in difesa della colpevole bestia, O, accovacciandosi, flettendo le braccia e arricciando le dita, in una riuscita imitazione di un felino ingrifato.
"Stamattina i lavori delle tubature fognarie sono stati interrotti! Mancavano due coinquilini, e gli operai non hanno potuto procedere! Ma non ci si comporta così, siamo stati avver... " prova ad  intervenire S, cercando di spostare l'attenzione di O è di MR su se stesso.
"Oooooohhh, rau, brutto cosa! Aici nun ce scta nisciun!" lo interrompe in romeno-ciociaro, sovrastandolo con spavaldo vociare O.

4 commenti:

  1. La scopa era per quella sanculotta di GEA o per la terra del vaso..?

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  2. Ahahhahahha :-) fortissima EmRose :-) Le avventure di Gea ed O sono le mie preferite :-) Gea è un'estremista della democrazia affettiva :-) Mi piace molto anche la definizione del Mago: è proprio una gran sanculotta...anzi, dirò di più: è una sanparaculotta :-D

    Ma mi domandavo: come le prende il serafico Tremor queste scorribande della sua sodale in pelliccia? :-)

    Bacini ce ai facut :-)

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  3. Tremor osserva e sfrutta... Quando gli conviene percorre le strade sfrondate ( o meglio sfrontate) da Gea. Baci, Gilli!

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