venerdì 28 dicembre 2012

SJ

Quando MR frequentava il Conservatorio conobbe SJ.
SJ è cinese, vive a Roma da trentacinque anni, e parla come se fosse arrivata in Italia due mesi fa. Come tutti gli orientali dimostra venti anni in meno rispetto alla sua vera età anagrafica, ha capelli nerissimi, liscissimi, foltissimi, e lunghissimi, che hanno sempre acceso la irreprensibile brama e aizzato la sfrenata invidia di MR per siffatte chiome. Pur essendo una donna matura, SJ ha la freschezza e il corpo di un'adolescente, l'energia scoppiettante di un vulcano, la favella inarrestabile di una speaker per spot della Mediashopping - in lingua cinese italiano-romanizzata. Nonostante l'impegno e la tenacia che negli anni ha messo nel farsi comprendere, quando la si ascolta non si capisce niente. Le prime volte MR pensava che, a causa della propria cultura orientale, SJ tergiversasse, per così dire, nei suoi discorsi appositamente, per non cozzare troppo rapidamente e bruscamente con una società a lei sconosciuta; spesso ha creduto che scegliesse di temporeggiare nell'esprimere con immediatezza e chiarezza se stessa e i suoi pensieri, per cautelarsi da impatti troppo repentini con il prossimo; altre volte è arrivata a sostenere che fosse una accidiosa scioperata senza voglia di imparare la lingua del Paese in cui aveva deciso di vivere, rimanendo accoccolata sotto la sua vile pigrizia, confidando negli sforzi che gli interlocutori più rassicuranti avrebbero fatto per comprenderla. Niente di tutto questo: SJ è intelligente, è sempre stata dinamica, curiosa, onesta; non si ferma un attimo, corre a cavallo del suo scooter come un'amazzone, pedala, a pieni giri, in sella alla sua bici, composta come Coppi e imperiosa come Bartali, salta, sfreccia, impenna, come una giumenta, da un capo all'altro di Roma, e il suo cinese italiano-romanizzato è sempre con lei. In definitiva, non è come inizialmente aveva creduto MR: "Questa furba di cinese se ne fotte di studiarsi l'italiano, e lascia che siano gli altri a sforzarsi di capire lei!" 
Non è affatto così. SJ, per quello che concerne la lingua italiana è tosta, è dura, è - e questo ha imparato a dirlo, come tante parolacce - de coccio. SJ non dimentica mai di telefonare a MR in occasione delle feste comandate, per farle gli auguri.
Tre giorni fa:
"Plllrrronto! Piccolina, auguli! Che st'affa' ... Ttttu me devi veni' a trova'!"
"Ciao, SJ, auguri, come stai? Come trascorrerai il Natale?"
"In cccioo', piccolina, asssolito, non sanno, stronzo commmme te devo di'... Stai a capi'?"
"Sì, certo, SJ! E il resto? Tutto bene?"
"Te volevo chiama' aaaa casa, poi pensato 'piccolina non stare casa, 'a chiamo cerrlurlarle'... mangiare poco, me raccomanda, dopo ce ssssta aaaa chi, non so perlché, eh? Nun è inclredibile, stronzi, semple ugale!"
"Eh, lo so, lo so, SJ... "
"Ora piccolina te devo lascia'... saluta mamma, papà, nipoti, fratello... io non dire, ma mai se non c'è. Ce sta, sempre solito, stronza anche quella, io so, ma piccolina, auguri, Buon Natale! Vie' a Roma! Tanti baci. Cia, cia."

8 commenti:

  1. Certo, tra la rumena fiorentina e la cinese romana sei messa bene, ma come fai a capirci qualcosa?

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  2. Forse la tua amica ha problemi di dislessia.
    Questa una delle note caratteristiche della malattia.
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    Già nella scuola dell'infanzia, i bambini dislessici presentano uno sviluppo linguistico (sia in produzione e/o comprensione) atipico, come parole storpiate e scarso vocabolario).
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    Attenzione, la dislessia non significa scarsa intelligenza.
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    Prova ad insegnargli il ciocia(l)o..!
    ;-)

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    1. Mago, per la lingua cinese, però, non mi pare soffra di questo difetto... Anzi quando la sentivo parlare al telefono con i suoi era una discreta mitraglia. :-O

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  3. Ehehheehhe :-) molto bello, EmRose, questo caleidoscopio di umanità variopinta da tutto il mondo, che attraversa i tuoi giorni...peccato che con SJ hai pochi contatti, mi piacerebbe leggere ancora il suo imporbabile e divertentissimo lessico :-) E tu sei sempre brava a cogliere e riportare il meglio di questi dialoghi surreali :-)

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    1. Grazie, Gilli. Ma guarda che anche se non ci frequentiamo più tanto, io ricordo ogni cosa delle nostre scorribande e mi hai dato il LA per scriverne... Ahahahaha. Baci

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  4. Risposte
    1. Per i sottotitoli ci vorrebbe un esperto, ma sono rarissimi.;)

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