F è alto, ha gli occhi verdi, un carattere burbero, e un grande cuore. F lavora nel campo dell'edilizia, ama la filosofia, l'estetica, la critica letteraria, la pittura e la vita di campagna.
F fu presentato a MR dall'amica comune S. Prima di incontrarsi si conoscevano solo di vista e si detestavano. Lui, seduto per terra fuori dal bar del quartiere, vedeva passare lei in motorino avvinghiata al suo fidanzato, con gli short, gambe e capelli al vento. "E' una poco di buono" osservava bacchettone.
Lei, mandata dalla mamma a prendere frutta e verdura nel negozio in cui lui in estate lavorava, lo vedeva sfacchinare con i capelli lunghi, ispidi e ingestibili. "E' antipatico e ha dei tronchi orribili in testa" considerava velenosa.
L'amica comune S organizzò l'incontro tra F e MR, con lo scopo di accoppiarli, a loro insaputa.
"No, mio Dio, non lei!" biascicò trucido lui.
"Merda, proprio lui!" farfugliò impietrita lei.
Superato il primo momento, pesante come una lega di piombo e cadmio, F e MR cominciarono a piacersi. Decisero così di rivedersi e di percorrere insieme lo stesso cammino. Camminarono dentro il Metropolitan Museum, il Prado e il Louvre, dove lui trascinò di peso lei, che dopo averlo considerato pazzo perché capace di sostare davanti ad un quadro anche venti minuti, decideva di aspettarlo fuori. Camminarono tenendosi per mano per le capitali del mondo, dove lui le spiegava architetture di chiese, moschee, palazzi, piazze, archi, torri, piramidi, templi, e le illustrava le cucine locali. Lei preferiva all'arte e all'architettura le delucidazioni sulle gastronomie etniche, lui le diceva "Non capisci niente!"
Viaggiarono molto, lui era per lei il suo mentore, lei era per lui la sua bussola.
Lei un giorno gli chiese di sposarla, lui accettò. Buttarono giù i muri della vecchia casa di campagna a picconate, come Demi Moore e Patrick Swayze.
In quella casa abitarono. Lei suonava il pianoforte e cantava per lui costringendolo a estenuanti guide all'ascolto, fino a quando sfinito cadeva riverso in mezzo a montagne di spartiti musicali. Lui si chiudeva in bagno a studiare il pensiero di Heidegger, fino a quando lei con la vescica che stava per esploderle non cominciava a battere i pugni sulla porta:
"Hai finito? Non ce la faccio più!"
"Scusa, ma Heidegger è fenomenale. Riuscire a entrare nel suo pensiero è una sfida, e posso farlo solo nella pace del bagno."
F, dopo averla studiata a lungo, reputò che MR fosse strutturalmente forte e fisicamente indistruttibile. Per questo le diceva sempre che non sarebbe invecchiata mai, che avrebbe vissuto fino a cent'anni. Per questo la portò nei campi a coltivare ortaggi, a mietere l'erba, a potare, piantare e innestare gli alberi.
"Che bel viso acqua e sapone hai", le diceva da fine esteta lui mentre lei vangava.
"Non potare così brutalmente i miei alberi!" gli ordinava ormai abile e competente lei mentre lui smanettava furiosamente con le cesoie e pensava "Che moglie pallosa che ho!"
Dopo qualche tempo, sarà stato per le cesoie, sarà stato perché è sempre la vita a decidere, F e MR si divisero. Pur tuttavia non si sono lasciati trafiggere dai rancori. Lui per lei è sempre F, lei per lui è un mostro, sono rimasti in buoni rapporti, e ogni tanto si sentono.
"Ciao F, come stai?"
"Ehi, mostro! Bene, tu? Sempre in forma? E chi ti ammazza. Tu camperai cent'anni e non li dimostrerai. Novità?"
"Sì, ho tagliato i capelli!"
"Cooosa?! I tuoi lunghi capelli? Quei capelli?"
"Sì, ti mando una foto, così mi dirai cosa ne pensi. Te la spedisco via mail, mi raccomando rispondimi presto!"
Caro mostro,
non che tu non stia bene con i capelli corti, ma noto dei cambiamenti. Insomma, stai "maturando". Hai un po' l'aria della "signora" borghese, dell'insegnante pensierosa con problemi, un po' rompiballe. Si comincia a vedere che sei entrata nel quarantennio. Forse i capelli lunghi lasciavano qualche legame con la gioventù, con la spensieratezza...
Un abbraccio, F.
piangere di prima mattina ...
RispondiEliminano, non piangere, noi ridiamo sempre!:)))
Eliminascommetto che nel dormiveglia, punta dall'urgenza del post (parola che ben si associa con la parola ex)sei schizzata dal letto , riapparendo senza sapere come davanti alla tastiera. Hai fatto un ritratto delicato, malinconico e buffo al tempo stesso, come sempre.
RispondiEliminaCome al solito mi hai galvanizzato la corteccia e le mie lente sinapsi da tenore hanno fatto riaffiorare ricordi di mirabolanti avventure "fiorentine",dal Giappone alla Terra Santa passando per il Chianti, ma queste, davvero, non posso ancora raccontarle. Resteranno lì come le memorie di Andreotti, finché gli eventi non le rendano innocue. Continua a scrivere, MR.
max, sì ci ha proprio preso. un'urgenza di primo mattino. io però aspetto te, ti prego di non archiviare niente, c'è sempre un modo per raccontare senza far troppi danni. grazie ;)
Eliminala diplomazia non è il suo campo !
RispondiEliminail suo campo è l'edilizia ;)
RispondiElimina