I dirimpettai di balcone di MR sono peruviani. Non è dato sapere di quante unità sia composto il nucleo familiare, ma pare sfiori le dimensioni della cellula. L'appartamento in cui vivono è stato loro affittato da una deputata diessina. Appena installati, trascorsero due giorni a buttar giù a picconate fragorose e rimbombanti due muri di casa. "Cosa sta succedendo? Chi sta facendo i lavori in casa senza comunicarlo?" si levò allarmato il coro di tutti gli inquilini dello stabile.
"Noi podemos fare, la deputata diessina nos dijo que podiamos. Cosa vuoi!? Desaparecer, vai via, andate!" inveì il capo dei We All Togheter. Ultimati i lavori dell'open space iniziarono a cantare, a ballare la Salsa e il Merengue, e a bere birra a fiumi. Un'assemblea di condominio convocata d'urgenza freddò tale surriscaldamento.
M il maori è stato il vicino più pazzo di MR la ciociara fino a due anni fa. Alto e curvo, aveva l'incarnato grigio e malaticcio e una esagerata opinione di sé. Schiavo del web, dell'Hip Hop, dell'Hard Rock, e del testosterone, M sognava veneri sessualmente scatenate che trovava spesso in chat, che incidentalmente gli piombavano in casa, e che regolarmente metteva alla porta dopo salutari acrobazie. Meno baldanzosa e procace delle veneri scatenate, ma ardita paladina dell'addomesticamento del maschio, ancor meglio se straniero, ancor meglio se maori, D la casertana aveva scambiato ruvidezza e diffidenza di M per candore di bambino. Predisponendo tutto con gran cura dei particolari, decise di sperimentare gli effetti di un rapporto stabile fidanzandosi con lui ad insaputa di lui. Per M iniziò un lungo periodo di coabitazione coatta con D. Isterie e rancori accompagnarono la sua galoppante afflizione. Stritolato e imbottigliato dalla vita di coppia, mise alla porta D che bussò in lacrime alla porta di MR.
"Cosa succede, D, perché piangi?"
"E chill, M, m'è lassat! Non mi vùole cchiù! Mammamia!"
MR, dopo averla consolata un po', congedò D, ed in seguito aiutò M - devastato dall'opprimente esperienza - a superare la crisi, facendosi insegnare ad usare il pc, lasciandogli il gatto che lui accudiva amorevolmente quando lei era assente, e preparandogli in cambio fantastic polente con sugo di maiale. Ma M doveva colmare il vuoto domestico, e si buttò nell'ascolto dell'Hip Hop, e dell' Hard Rock a pieno volume sfiancando MR e destabilizzando il suo già non troppo saldo equilibrio. Ai continui ed insistenti inviti di MR ad abbassare l'audio, attraverso un vasto panorama di tentativi che la videro all'inizio gentile e dimessa, a metà della trattativa disperata nel prendere a pugni e calci la porta di casa maori, e alla fine gongolante tra due baldi agenti di polizia che intimarono a M di non fare la testa calda, lui rispose: "NO, no, e no!"
MR stanca, disgregata, impotente, nella sua mente ormai non più tanto lucida impugnava già uno spadone letale, determinata a far fuori il maori.
Intanto D era stata riaccolta, e senza pietà per se stessa si mise a consolare l'afflitto.
Ma il destino di certe situazioni a volte è quello di smembrarsi e ridursi a nulla da solo, anche se si pensa che si terrà in piedi in eterno, o che si dovrà far ricorso a chissà quale forza sovrumana per annientarlo. M il maori ha cambiato lavoro, casa e città, e MR pensa che i miracoli a volte succedono.
hai un condominio multietnico, molto allegro e musicale, di cosa ti lamenti allora? :o)
RispondiEliminano, no, di niente... ;)
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