Tutto è iniziato circa quattro mesi fa. Quando MR è rimasta per molti, troppi, tre giorni senza adsl. Vittima di violente crisi di astinenza - perché la dipendenza da internet è peggio di qualsiasi vassallaggio, è più pervicace dell'assuefazione all'alcool, è più accanita della sottomissione al sesso sfrenato e bollente, è più tenace del vincolo con le droghe -, telefonò decine di volte al gestore telefonico. In preda allo smarrimento di se stessa - poiché subire il giogo della rete è più forte dei legami sentimentali, dei videogiochi, e dei pettegolezzi, è più potente della nutella, dello shopping, del parrucchiere, e dell'amore per i gatti -, costrinse, con protervia, i vari operatori, con i quali in quei giorni si intratteneva al telefono per la maggior parte del suo tempo, a sollecitare la riparazione della linea. Ostinata come un inesorabile martello - perché l'assoggettamento al web è invincibile, irrefrenabile, affascinante, inarrestabile, e convulso -, pretese spiegazioni "qui e subito" da alcuni dei tecnici con i quali socializzava senza sosta in quei giorni. Le scuole di pensiero della telecomunicazione in questione decretarono le più svariate e fantasiose possibilità: il modem non supportava i venti mega offerti in omaggio a MR per promozione, non supportava la navigazione durante il giorno ma solo nelle ore più cupe della notte, non supportava il cattivo tempo, non supportava se stesso; dopo una Caporetto di ventitré disconnessioni in una mattinata in cui MR entrò ed uscì dal raccapricciante tunnel dell'astinenza da internet come un folle flusso di corrente alternata, fissando scettica le spie del modem che se un momento prima erano immobili come colpite da paralisi, l'attimo seguente erano tutte lampeggiamenti multicolori e scintillii, questo morì. Il defunto modem-chincaglia, fu sostituito da un aggeggino, regalo prezioso di G, della configurazione del quale il gestore telefonico si appropriò indebitamente e fantomaticamente. L'ammollamento di 30 punto zero zero euro sull'ultima bolletta telefonica, per assistenza tecnica (e fantomatica) hardware/software è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la scintilla che ha fatto scoppiare l'incendio, insomma, il casus belli.
Dopo aver urlato per l'ennesima volta dentro la cornetta contro l'ennesimo operatore, MR ha chiuso con chi per troppo tempo non aveva voluto ascoltarla, con le diverse scuole di pensiero, con gli operatori ciarlieri, con chi le consigliava di navigare durante la notte, congedandosi con un sonoro e turbolento addio, ed ha chiamato un altro gestore telefonico. Richiesta della nuova adsl, firma del contratto, e attivazione hanno assorbito una decina di giorni. Dieci giorni in cui MR affranta e persa si è aggrappata alla navigazione a vista con il suo cellulare chiama, ricevi, messaggia e fuggi; dieci giorni in cui rapace ma incapace è stata tentata di chiedere sfacciatamente ad O la rumena la password del proprio router in cambio di qualche ora di intimità con la leonessa Gea; dieci giorni di disintossicazione forzata e decisamente fallita. Da questa mattina MR ha di nuovo l'adsl; da questa mattina MR è di nuovo una tossica a pieno regime.
Allora buona intossicazione...
RispondiEliminaIo ieri sono andata ai gigli, a far che non mi ricordo nemmeno, e come un automa sono entrata nel negozio apple, senza nemmeno riflettere un secondo, ho comprato un inutile, superfluo, eccessivo ma meraviglioso mini ipad di cui non ci capisco nulla.
(Pensa che domenica sera andrò a seguire una lezione gratuita)
Così, senza rifletterci sù, un mese fa comprai il nuovo computer tutto fare, multi touch che lava, stira e fa la permanente e così ho fatto un anno fa quando ho comprato un notebook che non mi è mai piaciuto e che ora dovrò rivendere.
Tipico comportamento adolescenziale di cui sono vittima quando si tratta di computer e telefonini.
Sei affetta anche tu da dipendenza tecnologica ;) e comunque l'ipadino è bellino da morire!
EliminaMR tutti i giorni porterò il giocattolino al lavoro così non andremo in astinenza ahahahhaha
EliminaPorta, porta... Anche se non sarà per troppo tempo ancora... :(
EliminaMR. Tranquilla. A me che ci lavoro fanno di molto peggio!!!
RispondiEliminaAllora sono proprio programmati dalla nascita ;)
EliminaAhahah, e' vero, qualche anno fa non sapevamo nemmeno usarlo, adesso se non va ci viene una crisi isterica, complimenti bel racconto divertente e simpatico, a posteriori, ciao grazie buona giornata rosa a presto.))
RispondiEliminaGrazie, rosa! Hai ragione, ci siamo dovuti inserire in un mondo e farlo nostro quando eravamo impostati in una maniera del tutto diversa. Però siamo stati bravi, talmente da non riuscire più a farne a meno.
EliminaChe simpatica che sei!!! :-)
RispondiEliminaTra l'altro vedo che gli aggettivi non ti mancano, solo una domanda, se posso, come mai parli in terza persona?
'nnagg... perdonami, sono curioso, ma qualunque sarà la tua risposta, continuerò a leggerti, visto che oltre che con ironia scrivi anche molto bene.
E vista l'ora, 'pranzo! :-)
Ma grazie, arthur! Uso la terza persona perché se usassi la prima potrei rendermi conto che chi scrive sono io e rischierei di ripensarci e smettere per smarrita ispirazione. ;) hai mangiato le lasagne con il pesce?
EliminaBeh, come spiegazione è abbastanza singolare, ma credo rientri nel tuo modo di essere, ironica, forse un po' burlona, comunque sia abbastanza solare mi sembra, tutte doti positive. :-)
EliminaNo, non ho ancora mangiato le lasagne con il pesce, l'amica Carlotta, che ogni tanto ospito nel mio blog per le sue ricette, abita molto lontano da me, sei settecento chilometri circa, per cui mi sa che devo cucinarmele da solo e non è detto che non lo faccia prima o poi.
Vado, poi torno stasera. Nel frattempo, buon fine settimana.
Ciao! :-)
Grazie, arthur! Buon fine settimana anche a te. ;)
EliminaAh, ah, bene, un'ottima notizia!
RispondiEliminaCiao Adriana! Una meravigliosa notizia, sì! :)
EliminaEhehhehehe :-) molto divertente questo tuo racconto, cara EmRose, anche se immagino che la menata che ti sei sorbita non sarà stata tanto divertente...ho apprezzato in modo particolare quando dici che l'esasperazione ti aveva portato a pensare di scambiare qualche ora di Gea, con la password di O la rumena :-) bellissima...quando intervengono loro nei tuoi racconti, mi diverte sempre un sacco...
RispondiEliminaBacini tecnodipendenti
Gilli, grazie, Gilli! La leonessa in cambio di una password... Ma sarò meschina? Meno male che non ho dovuto aspettare oltre. L'adsl mi ha salvata! ;)
RispondiEliminaA proposito: http://blog-ilsegnalibro.blogspot.it/2007/10/luso-della-virgola-prima-della-e.html
RispondiEliminaE quindi, fa un po' "come te pare" :-D
Tanti bacini alle belve feline felici :-)
Letto! Interessante. Comunque, ho controllato, anche la Morante e la Austen le mettevano... Senza velleità da perte mia, chiaro :-o
RispondiEliminaInfatti ho precisato "fa un po' "come te pare"", sottintendendo che, essendo tu la scrittrice ed io la lettrice, l'uso delle virgole rimane a tuo insindacabile criterio ;-)
RispondiEliminaè una vera e propria dipendenza, vero
RispondiEliminama almeno nessuno ruba autoradio per soddisfarla
:-)
Per fortuna no è troppo costosa, altrimenti si arriverebbe anche a quello ;)
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