giovedì 22 novembre 2012

COMPLEANNO

L'assurdità di credere in questo blog cominciò a farsi strada esattamente quattro anni fa. Troppo tempo ai margini, ad osservare affascinata ed ammaliata l'eccitante mondo della scrittura su siti propri, un giorno MR decise di buttarsi. Perché l'idea di un blog personale è ardita ma allettante, perché, anche se il timore di scrivere stupidaggini è sempre dietro l'angolo la pratica attenua i turbamenti che ne derivano, perché, anche se il rischio che si corre è quello di mettersi continuamente e pericolosamente in gioco, che "Bello è il rischio" lo sosteneva Platone e questa è una verità incontrovertibile. "Accada ciò che deve accadere" fu un po' la spinta che diede l'avvio a quella che in alcuni momenti MR ha pensato fosse una perdita di tempo, un sottrarsi ad altre attività. Ma notando che strada facendo l'emozione nello scrivere cresceva ed evolveva, e  l'aridità nel creare con le parole scritte, che spesso lavora ai fianchi, non fiaccava la sua volontà, il blog diventò una inderogabile necessità, una imperiosa urgenza. MR in quattro anni ha imparato ad abbandonarsi alla corrente dei pensieri, con ingredienti indispensabili come quello dell'ironia, e del non prendersi troppo sul serio che tanto hanno cambiato in merito ai suoi umori, alla sua consapevolezza, e alle sue idee. A volte è rimasta avvinta al proprio mondo personale degli eventi consegnando ai post il suo ruggente universo interiore, quello più intimo e nascosto, e i momenti neri e dolenti; altre ha conosciuto l'esaltazione di riservar loro circostanze speciali. Mai si è sentita privata di spazio né di prospettiva. L'aspetto più emozionante è stato ed è decisamente quello dello scambio e della comunicazione con chi, bontà sua, è passato e passa tra le sue parole, suggerendo temi, trattando argomenti e approfondendo annose questioni tra le quali sono capitate anche "W la figa" e "Dio c'è". In un pomeriggio di novembre di quattro anni fa, MR si mise allegramente al timone di questa esperienza un po' rassicurante, un po' folle, un po' turbolenta, e tanto arricchente.

7 commenti:

  1. beh, visti i risultati puoi ritenerti fiera della tua creatura...

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  2. E per fortuna che ti venne voglia di aprire un blog, cara EmRose :-) l'appuntamento con i tuoi scritti è diventata una piacevole abitudine...oceani capovolti è un titolo molto evocativo, tra l'altro...qui si trovano sempre garbo ed ironia, tenerezza e profondità, scherzosità e felinità :-) Scrivere fa bene all'anima, sono d'accordo...ci permette di rimescolare i pensieri, di esplorare dentro noi stessi...ad esempio: mettiamo che uno parta, prima di scrivere qualcosa, con in mente i due fondamentali pensieri da te menzionati :-) alla fine, dopo aver scritto la sua cosa, potrebbe darsi che i concetti gli si siano frullati in mente nel seguente modo: "la figa esiste, vivaddio!!!" :-D

    Buon compleanno oceani :-)

    Bacini e candeline :-)

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    1. Gilli, mi fai morire! La tua partecipazione impreziosisce di sicuro ciò che si trova qua dentro. Sei geniale... I due concetti scecherati hanno partorito una gillipixata degna di gran nota ;) baci

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  3. Questo è un blog che temo molto.
    L'inquietante nome di "Oceani capovolti" mi spaventa e mi lascia sconcertato.
    Ogni volta mi aspetto di uscire da questa esperienza con un calamaro semovente in testa, di finire sotto una doccia di pipì (troppi furbetti la fanno quando nuotano) e/o morire schiacciato da un galeone carico d'oro affondato dal pirata Berlusconi.
    E le sirene? Dove le metti le sirene?
    Il povero Ulisse nel tentativo di evitarle è finito in mezzo a un branco di proci.
    Non parliamo poi dell'Isola di Pasqua con tutti quei guardoni che osservano il mare con aria sfigatoria..
    Per fortuna ci sei tu, la Circe della situazione, che mi salva, mi rassicura e mi fa sentire un porco come tutti gli esseri inumani di questo mondo.
    Buon compleanno virtuale, dolce MR.
    ;-)

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    1. Ahahahahahahahahah, mago, non riesco a smettere di ridere! Ora te ne raccontò una: un mio amico di vecchia data dice sempre che secondo lui io sono come circe... Trasformò gli uomini in porci. No comment! Grazie, mago.

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  4. Errata corrige, maledetto iPad: racconto, trasformo

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