giovedì 31 gennaio 2013

iPAD

MR da qualche mese possiede un iPad.
Lo comprò perché ne sentì il richiamo, perché la mela sbocconcellata di Macintosh ruggiva imponente nelle pieghe della sua vulnerabilità, perché i tempi per essere risucchiata dal gorgo della sudditanza internettiana, per un numero esagerato di ore, erano maturi. Un iPad ha infinite potenzialità, è leggero, maneggevole, ricco zeppo di risorse. Quel 9,7 pollici, ti segue ovunque, finanche alla toilette. Una piatta e discreta tavoletta contenente tesori "divini", che quando fu consegnata nelle mani di MR, questa si sentì un po' come Mosè quando ricevette le Tavole della Legge. E, incredibile ma vero, è avvenuto anche che MR avrebbe potuto sentirsi ancora Mosè, se non fosse stato che, quando, picchiando contro lo spigolo della porta, si adirò facendo cadere la tavoletta - che giustappunto non molla mai - dalle sue mani, questa non si spezzò ai suoi piedi; per fortuna! C'è da dire, però, che MR nei confronti della tavoletta - nonostante sia sempre con lei - è riuscita a instaurare un modello di rapporto indipendentista e separatista, sfruttando, per inettitudine, e anche per il timore di ripiegarsi totalmente sull'universo virtuale con il rischio di distruggere il concetto di comunità, aggregazione, socialità reali, faccende domestiche, e dismissione della coscienza (tipo uscire, lavare, pulire e soprattutto dormire), solo tre o quattro delle infinitesimali opportunità a sua disposizione.
Fino a quando:
"Be', però, almeno qualche app in più potresti installarla!" suggerisce C.
"Mi piacerebbe, ma ho paura della dipendenza. Ad esempio mi interesserebbe qualche app sulla fotografia, ma poi se ne subissi il giogo? Certo, la salvezza in mano ce l'ho! Al varco mi attendono sempre la mia incapacità e la conseguente pigrizia nel risolverla. Ecco, a questo proposito, ad esempio, non riesco a ripristinare la casella di posta elettronica, morta da qualche mese." confessa MR senza vergogna.
"Questa più che una salvezza è una cosa molto grave! Fammi vedere... Ti installo quest'altra, poi la configuri. Ed eccoti qualche app interessante. Libri e spartiti, fidati!" replica C con convinzione.

Il giorno dopo.
MR invia una mail a C.

Oggetto: Incremento di dipendenza con rischio elevato di crisi di astinenza.


Caro C,
è successo proprio quello che temevo e che inconsciamente stavo cercando con tutta me stessa di rigettare. Intanto, la casella mail che mi hai installato l'ho configurata e va perfettamente. Avendo cambiato la password, ho provato a riapplicare lo stesso procedimento all'altra casella, quella che mi nascondeva tenace le lettere da amanti, spasimanti e via dicendo, come una madre incattivita ed invidiosa o un padre che non approva un amore; per capirci, quella che non riuscivamo a riconfigurare è di nuovo attiva. Ora è tornato tutto più semplice, anzi, doppiamente semplice... appena accendo l'iPad, è tutto uno scampanellii e fischi, di qua e di là, mica come prima che dovevo andare a cercare la posta nei recessi dei recessi di Google! Oddio, è anche vero che, proprio perché, entrata in una sorta di impigrimento da lettura della posta, a causa di una ricerca che richiedeva troppo tempo, ora mi ritrovo a dover smistare una mappazza bestiale di roba, tipo quattrocento mail. Ma ogni cosa ha i pro e i contro. Comunque, tutto questo pippone per ringraziarti mille, anche per avermi dato qualche dritta su come spendere il mio tempo che avrei potuto impiegare in altre attività (ad esempio stanotte ho photoshoppato come una ossessa, sono andata alla ricerca di libri e spartiti dimenticati dal mondo e da custodire nel mio iBooks, anziché dormire... cosa che farò, con ogni probabilità, anche di giorno - intendo photoshoppare come una ossessa, e andare alla ricerca di libri e spartiti dimenticati dal mondo e da custodire nel mio iBooks, anziché dormire), ma nella vita tutto serve.
A dopo.
Cordialità.
MR

No, così, era che MR voleva scrivere un ultimo post per questo mese di gennaio.

13 commenti:

  1. Ultimo post del mese di gennaio?
    Questo è il terzo giorno della merla (ogni riferimento a MR è puramente casuale) ed andava doverosamente segnalato.
    ;)

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  2. mago, ora mi scarico il manuale della perfetta merla e lo infilo nell'iBooks ;)

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  3. "Be', però, almeno qualche app in più potresti installarla!" suggerisce C.
    "Mi piacerebbe, ma ho paura della dipendenza. "
    ahahahahahhahahhahhahhahahahahahhahah (scusa)

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  4. Risposte
    1. nel senso che tu eri dipendente dell'ipad già prima delle nuove applicazioni e mi è venuto da ridere :-)

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  5. aaaaahhhhh, ahahahahahahah, prrrrrrrrrrrrrrr ;)sono sfiancata dal sonno, non sarà copla dell'iPad?

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  6. Colpa dei film trasgressivi che non ti fanno dormire la notte.
    Suggerisco "La principessa sul pisello" o "Biancaneve sotto i nani".

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  7. mago, nel terzo giorno della merla ti trovo in forma smagliante! ;)

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    1. e comunque, credo che sull'iPad ci siano restrizioni in questo senso... ma proverò a cercare, non temere ;)

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  8. Cara EmRose, sul fato che troppa dipendenza informatica causi un assopimento delle facoltà critiche e delle capacità di approfondimento, si stanno interrogando con preoccupazione molti insegnanti, che notano un simile fenomeno nei più giovani allievi...si sta rivaluntando molto ad esempio l'importanza dello studio del greco e del latino, come antidoti, oppure delle cose imparate a memoria, come allenamento intellettivo...

    La cosa non è da sottovalutare, ma d'altra parte le tecnologie vanno come treni, una volta innescata la corsa, chi le ferma più? L'unica cosa è mettersi nell'atteggiamento di sperare che i vantaggi prevalgano sulle magagne, e che certi meccanismo correttivi, che magari al momento ci sono ancora del tutto sconosciuti, s'innescheranno al momento debito...

    Ad ogni modo, mi sento di dire che per noi, cresciuti ed educati coi sani libri di carta, e con arcigne maestre dotate di bacchetta, gessetto e cancellino, il rischio è molto minore :-)


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    1. Sì, Gilli, sono d'accordo con te. Noi siamo figli di un'altra epoca, e la nostra dipendenza non sarà mai pura, anche se per molti totale. Per quanto mi riguarda vado un po' a periodi. Attraverso quello d'oro che mi rende vittima della schiavitù del web, ma poi vengo naturalmente ricatapultata nel mio essere maniacalmente antica. Un abbraccio.

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  9. M.R. Io sono dipendente delle tecnologie, di whatsapp, di fb, del telefono, dei succhi di frutta, dei carciofi fritti, del vino biologico, del seitan (meglio sempre fritto), del plum cake, dello shopping, degli stivali, dei profumi, della tv, dei films, del letto, del calore, delle coperte di pile, della doccia, del bagnoschiuma, delle creme, dell'abbronzatura, delle terme, dei massaggi ayurvedici e di tante altre cose di cui non intendo annoiare te e i tuoi lettori. Ma soprattutto sono così dipendente dai miei GATTI che se devo partire per un fine settimana sto male al solo pensiero tanto che poi il fine settimana non me lo godo fino in fondo!!!

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  10. Strega, a chi lo dici! Quanti vizi e stravizi! Ma quella per i gattii è veramente una malattia... e per giunta incurabile. Baci

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